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Ospedale Medicina Integrata Pitigliano Un altro giro di giostra

Mercoledi’ 8 giugno alle 17.00 nel Teatrino della Fortezza Orsini a Sorano è previsto
un incontro pubblico sull’argomento ;  “L’Ospedale di Medicina Integrata di Pitigliano ,
il significato, l’opportunità che offre che da un punto di vista sanitario, culturale ed economico” .


Al dibattito sarà presente il Direttore della Usl9 il Dott.Fausto Mariotti, il  Sindaco di Sorano Pierluigi Vanni e L’Assessore alle Politiche Sociali la Sig.ra Rosaria Miracolo e  tutti i cittadini che vorranno partecipare per usufruire dell’ opportunità data dall’incontro, di  avere  maggiori informazioni e  di poter porre domande.    


L’Ospedale Petruccioli, pur essendo ubicato a Pitigliano, è l’ Ospedale di tutto il  nostro territorio e non solo.
E’ l’Ospedale di tutti gli individui che hanno deciso di scegliere, in modo consapevole, la strada da percorrere verso la ricerca della salute.  


I cittadini del territorio, davanti ad un cambiamento così significativo, hanno la necessità di  introiettare l’esperienza, comprenderla attraverso strumenti di conoscenza ed approfondimento.
Il dibattito, la comunicazione fra le Istituzioni ed il pubblico,  è per questo necessaria ed apprezzata.  


Il Progetto di integrazione della Medicina Ufficiale con la Medicina alternativa,  l’ Omeopatia, la Fitoterapial’ Agopuntura , nell’Ospedale Petruccioli, è ufficialmente iniziato  nel mese di febbraio 2011
Il risultato dell’iniziativa ha superato le aspettative, gli appuntamenti con i medici sono già  posticipati a settembre, ottobre 2011,  per il grande  numero di richieste ricevute.


Un risultato inaspettato. Il progetto con semplicità ed umiltà,  ha superato tutte le difficoltà e le resistenze presenti. 
Ho letto, a proposito di resistenze, un’articolo del Dott. Garattini  che pur non negando la libertà individuale nella scelta della cura, assimilava a questo atto,  il rischio di un affidamento a figure  poco rassicuranti per la scienza esatta, come sono i maghi, gli stregoni, forse anche gli sciamani. 


Per questo, la rivoluzione operata dal progetto della Regione Toscana di una Medicina Integrata,  rappresenta una crescita non solo da un  punto di vista sanitario, ma anche da un punto di vista Culturale
L’opportunità offerta dal “nuovo” che spezza e spiazza sicurezze sterili, permette di 
sperimentare ed aprirsi al “diverso”,  l’ unico modo vero di crescere assembrando e ricomponendo  le esperienze. 


Per quanto riguarda il terzo argomento,  quello della opportunità economica, L’Ospedale di medicina Integrata a Pitigliano è stato inserito in un giusto contesto: la Maremma Toscana,  conosciuta ed apprezzata per la qualità del suo ambiente incontaminato, per il cibo e la
produzione agricola, la vinicoltura, le terme di Saturnia e quelle di Sorano, nelle Città del tufo. Sono valutazioni di scelta importanti per chi vuole dedicare tempo alla  cura ed rispetto di sè. 


L’Ospedale di Medicina Integrata ha trovato il suo più idoneo contesto.   
Importante sarà per noi, saper raccontare e condividere con l’esterno la nostra preziosa ed arricchita particolarità.   


Nel mese di marzo 2010 nel mio blog  raccontai la presentazione ufficiale del Progetto realizzato dalla Regione Toscana delll ‘Ospedale di Medicina Integrata a Pitigliano.
All’incontro nel Teatro Salvini, in un pomeriggio piovoso di marzo, erano presenti poche persone. Ricordo bene però, perchè  mi colpì e  mi commosse,  la presenza come ospite della Signora Angela Stuade Terzani  (scrittrice) e quella di Jacopo Fò. 
Nel ricordo di quel pomeriggio polveroso e poco animato a Pitigliano, riporto frasi tratte  dal libro di Tiziano Terzani in “Un altro giro di giostra”
Sono i pensieri di un uomo con una mente libera, curiosa, cittadina del mondo.
Cancellano in un attimo solo, dubbi, incertezze, pregiudizi. 

La storia di questo viaggio non è la riprova che non c’è medicina contro certi malanni e che tutto quel che ho fatto a cercarla non è servito a nulla. Al contrario: tutto, compreso il malanno stesso, è servito a tantissimo. E’ così che sono stato spinto a rivedere le mie priorità, a riflettere, a cambiare prospettiva e soprattutto a cambiare vita. E questo è ciò che posso consigliare ad altri: cambiare vita per curarsi, cambiare vita per cambiare se stessi. Per il resto ognuno deve fare la strada da solo. Non ci sono scorciatoie che posso indicare. I libri sacri, i maestri, i guru, le religioni servono, ma come servono gli ascensori che ci portano in su facendoci risparmiare le scale. L’ultimo pezzo del cammino, quella scaletta che conduce al tetto dal quale si vede il mondo sul quale ci si può distendere a diventare una nuvola, quell’ultimo pezzo va fatto a piedi, da soli.
Io provo.”








































































































































































































































































































































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