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Sovana: Gli etruschi ed il sacro e l’amore tradito

 

Un amore maledetto

Dal 09 luglio al 25settembre a Sovana nella Maremma Toscana,
nel Palazzetto del Pretorio è in corso la mostra ” Gli Etruschi edl il Sacro” aperta tutti i giorni dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19 con ingresso libero

Questa mostra itinerante è stata ospitata per due mesi nel Museo Civico Archeologico di Fiesole.

E’ tardi per parlarne e fare notizia, ormai ne hanno parlato in tanti.
Voglio raccontare quello che della mostra ha maggiormente colpito la mia immaginazione;   la presenza delle due piccole, minute,  statuine  di piombo.

Il piombo, le statuine di piombo in particolare, mi ricordano i personaggi di una favola ; ” Il soldatino di  piombo”
La storia se ricordo bene,  racconta come nella camera di un bambino fra i giocattoli abbandonati, un soldatino di piombo si innamora perdutamente di  una ballerina in tutù , che gira su se stessa ballando la musica del carion.

Ho associato al piombo velocemente, anche al materiale dei  proiettili.
Al contrario del bronzo,  materiale sacro usato per  le campane delle chiese, per le campane delle preghiere dei tempi buddisti,  il piombo è un materiale usato per gli anatemi.
Gli antichi romani, i greci infatti, alloggiavano sui rami di alberi lamine di piombo che,  oscillando al vento,servivano per allontanare le maledizioni , le lamine di piombo erano loro stesse, anatemi.

Confesso la mia  banalità;  conosco le conchiglie della macumba,  le bambole trafitte dagli spilli, i capelli, i fili di tessuto usati  per i malocchi , i fondi di caffè utili per leggere il futuro, la lettura dei tarocchi .
Le figurine di piombo,  inserite volontariamente nella  tomba etrusca, rappresentano un uomo e una donna con le mani legate dietro la schiena .
E’ il simbolismo della maledizione :  due amanti  fermi e maledetti per sempre.
La coppia ha il  nome  inciso nelle rispettive gambe destre, questi amanti si chiamano :  Zertur Cecnas e Velia Satnea .


Risalgono al III secolo a.c. le statue, sono state deposte nella tomba etrusca tre secoli dopo che la tomba stessa era stata costruita.
La maledizione quindi  è finita solo nel 1908, quando la tomba è stata scoperta, così narra la maledizione.
Zertus e Velia sono state vittime del loro amore per quanti secoli ?
Chi ha avuto tanto coraggio per aprire una tomba etrusca chiusa ormai da 300 anni, con lo scopo di  inserire dentro la stessa le due statuine?
Chi ha consegnato, chi ha maledetto affidando alle pratiche e alla religione etrusca  dopo 300 anni, i suoi sentimenti di rabbia, di odio e il suo bisogno di vendetta ?
L’atto in sè, dimostra la volontà di praticare una vendetta attenta, curata nei particolari , quasi elegante. .
Priva di violenza fisica, ricca di intenzionalità, fantasia e immaginazione.
Forse per questi tratti ancora più pericolosa e passionale.Forse femminile.
Ho cercato su google l’argomento, ho letto pagine e pagine web, ho letto libri sugli etruschi, ma davanti a questa storia d’amore e di magia ,
non ho trovato altro che spiegazioni scientifiche, fredde.
Nessuno ha postato mai una parola associata all’amore che va oltre il lecito, l’amore che si trasforma e si annulla nell’odio. L’amore tradito. L’amore negato e quello proibito.
Eppure, la maledizione delle statuine che rappresentano i due amanti maledetti , dimostra come la natura umana,  l’istinto,
il sentimento, la passione sono  riconoscibili  nel tempo, non variano.
La  storia narrata dalla statuine di piombo.
è una storia  antica,
antica, ma  attuale.
Mentre scrivo questo post, con un  orecchio ed un occhio solo, ascolto e guardo il servizio su LA7  relativo alla morte di Melania Rea.

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