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Invasione digitale alle Peonie nel Centro Botanico Moutan (Vt)

Non abbiate paura di annoiarvi perché alcune delle cose più sorprendenti sono create attraverso la noia.
(Rachel Hamilton)

 

Una primavera che sembra avere timore di dichiararsi, il sole si affaccia per poi nascondersi dietro nuvole.

Per reagire al clima è instabile  in Maremma, decido di uscire e cercare qualcosa di bello e nuovo che mi risollevi l’umore.
Ho voglia di stare bene, così  per cambiare itinerario decido di  spostarmi alla scoperta del Lazio, regione a noi confinante.
Cerco su Google la parola  “Giardini ” nella provincia di Viterbo e scopro che a Vitorchiano, (distante un’ora di macchina da Pitigliano) c’è un luogo da andare assolutamente a vedere:
IL Centro Botanico Moutan  (Peonie Cinesi da collezione),  incluso nel circuito dei Grandi Giardini Italiani.
Il sito spiega che l’ area è di circa 15 ettari e qui esiste la più grande coltivazione nel mondo di Peonie cinesi. Sono presenti circa 200.000 esemplari delle 600 qualità. L’ingresso al Centro è gratuito, motivo in più per andare.


Nel Centro mi sento circondata, quasi assediata dalle Peonie. Le vedo anche se guardo lontano, i fiori  creano macchie di colore che vanno dal bianco, al rosa, fino al rosso! Le  Peonie qui, sono tantissime e sparse dovunque…

Il Centro Botanico è un luogo che ti lascia senza parole e riesce a sorprenderti.
La bellezza e l’eleganza semplice e raffinata del contesto mi dà la sensazione di aver fatto un viaggio, di non essere più qui nel Lazio, ma in Oriente mentre leggo tutti i nomi in cinese delle variegate specie di piante.
Cammino fra i viali definiti da alberi di pesco ancora in fiore, sotto passaggi liberamente segnati da glicini bianchi e finalmente riesco a sentire il profumo delicato e persistente delle Peonie.

Vado alla scoperta degli angoli più particolari  sparsi nei 15 ettari del Centro Botanico Moutan, nato e concepito per passione.
Scopro che la bellezza e la delicatezza di queste fiori fu raffigurata su vasi Ming , le Peonie erano ritenute così preziose in Cina da essere portate come dote in alcuni importanti matrimoni.
Leggo ancora che un imperatore Cinese le definì una “Una bellezza celeste” e le elesse come le “Regine dei Fiori”  riconoscendo alle Peonie una identità soprannaturale essendo nate, secondo un’antica leggenda, dall’unione di due figure celesti con contadini locali e poi lasciate a questi ultimi in dono, quando le divine e celesti figure vennero richiamate nei cieli.


Nel Centro si  può acquistare insalata e fragole biologiche da portare via e coltivare in buste, prodotti cosmetici antiossidanti, rigenerativi e lenitivi alla Peonia, usata da migliaia di anni nella medicina tradizionale cinese, profumi alla Peonia e io così mi arrendo  alla seduzione del posto,
e bevo, per rimanere in tema, un succo di mirtillo

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