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Con #trippandoaSarteano, #nonpartosenza

Sarteano, Toscana

A volte cose belle accadono quando le scegliamo seguendo l’impulso, senza ragionarci troppo sopra.
Così, istintivamente e senza indugi, ho accettato l’invito di Trippando al Blog tour del 4 e 5 ottobre a Sarteano, uno dei borghi più spettacolari della Toscana.

Il simpatico invito ha coinciso con la mia voglia di “partire”alla quale si è aggiunto il piacere di conoscere bella gente  ( i bloggers di Trippando), di scoprire un luogo fantastico nella provincia di Siena, il gusto di assaggiare i piatti migliori della cucina locale, di pernottare in un’abbazia millenaria. Ascoltare l’istinto anche questa volta ha funzionato!

Pici all’aglione al Chiostro Cellini,Sarteano

 

Abbazia di Spineto #Sarteano

 

Abbazia di Spineto a Sarteano, Toscana

Presa la coraggiosa decisione non c’era più tempo per continuare a sommare tutto quello che lasciavo incompiuto. Dovevo velocemente organizzarmi per la partenza.

La valigia è la prima cosa che preparo, impegna poco tempo, porto poche cose con me.
La mia valigia ha una sua regola intransigente e quando la apro mi ricorda :
“contengo solo l’indispensabile”.

La regola l’ha certamente concepita negli anni in cui ho viaggiato con lei usando i biglietti aerei gratis o scontati del 90% . Erano una meravigliosa concessione della compagnia aerea dove lavoravo.
Con i biglietti chiamati in gergo “free”e con lei, ho girato il mondo.

Poteva accadere che l’aereo che avremmo prendere risultasse completo di passeggeri paganti. In questi casi a noi due, io e lei, da umili “free”, non rimaneva altro che sedersi su una poltrona dell’aeroporto per ore, alle volte anche per notti intere, in attesa di una migliore occasione, magari  un comandante empatico che generosamente concedeva un “pretellino”.
A testimonianza di questi fatti ci sono foto che mi ritraggono con la faccia bianca, sconvolta, assonnata e affamata, Si, sono io all’arrivo o al ritorno da qualche viaggio.

In queste lunghe ed estenuanti attese ho capito bene il vantaggio di viaggiare con un bagaglio minimo e poco pesante.
Le cose che non possiamo lasciare le abbiamo decise democraticamente la mia valigia ed io.
Abbiamo promosso come “indispensabili” e  #nonpartosenza :
1 una giacca pesante (ricordo dell’aria condizionata degli aeroporti)
2 una macchina fotografica
3 lo smart phone,
4 Un quaderno piccolo piccolo per gli appunti, gli indirizzi etc.
5 Un libro nuovo comprato per il viaggio.

Non porto con me un libro iniziato prima della partenza, Preferisco interrompere il contatto con tutto quello che lascio. Il viaggio, anche se è breve, ha sapore di scoperta, di novità. E’ lo stesso sapore che ha un libro nuovo, che narra una nuova storia.
Il libro nuovo da aprire sull’aereo, sul treno o in albergo è un rito che ripeto, come  un’ abitudine che non si può scaramanticamente più variare.    .

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